martedì 27 settembre 2011

Elisa Monari - ABORTO E BIOGENETICA: GRANDI, DIBATTUTI TEMI DELLA BIOETICA



Le opinioni sull’aborto 
Il tema dell’aborto è diventato un tema di discussione molto frequente; questi dibattiti sarebbero meno gravi se non si trattasse di vita umana. Da una parte ci sono le persone favorevoli al fatto di rendere libero e legale l’aborto, mentre dall’altra ci sono i contrari, e fra questi la Chiesa.
L’Arcivescovo Girolamo Hamer afferma che la legge divina e la ragione naturale escludono qualsiasi diritto di uccidere direttamente un uomo innocente; perciò nessuno ha il diritto di disporre nella vita di altrui, anche se in fase iniziale. Per quanto riguarda poi l’infelicità del futuro bambino, secondo la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica, nessuno, neppure i genitori, possono sostituirsi a lui, nemmeno se è ancora allo stato embrionale , pretendendo di preferire a suo nome la morte sulla vita. Del resto, per la Chiesa, qualsiasi individuo, anche raggiunta la maggiore età, non avrà mai il diritto di scegliere il suicidio, poiché la vita è un bene troppo prezioso.
Non tutti però sono contrari all’aborto: anzi, dai risultati rilevati da un’indagine fatta nel 2009, più del 70% dei genitori di minori sono favorevoli a questa pratica. Infatti, soprattutto i genitori di ragazze tra i sedici e ventidue anni si sono mostrati interessati e favorevoli, pur essendo consapevoli del fatto che esistono mezzi contraccettivi per evitare gravidanze indesiderate e che sarebbe bene farne uso.


Biogenetica: giusta o sbagliata?
Oltre al tema dell’aborto, un altro tema oggi molto discusso è la biogenetica, dato chenon esiste aspetto della nostra vita su cui non abbia influito il progresso della scienza. In effetti, oggi è possibile addirittura far nascere un bambino senza genitori.
Tuttavia, se la fecondazione artificiale per un verso è vista come una grande conquista dell’uomo sulla natura, costituisce dall'altro un grave problema di ordine morale. Ad esempio, in molti paesi esistono “ banche del seme” nelle quali vengono conservati spermatozoi di uomini deceduti o di donatori anonimi, che vengono usati per fecondare donne che desiderano avere un figlio, ma che non possono per via naturale.
Ci sono inoltre casi in cui giovani donne sterili, con un grande senso di maternità, affidano il seme del proprio uomo ad un’altra donna, la quale lo tiene nel proprio utero e porta avanti la gravidanza del bambino, come ad esempio Susan, che ha ospitato nel suo utero l’ovulo fecondato di sua figlia, dando luogo ad una situazione che ha del paradossale: ha partorito il proprio nipote. Da questa storia ci si rende conto che tali pratiche significano stravolgere la natura, dando luogo a legami artificiali, nei quali diventa difficile distinguere i ruoli.
Per questo, non tutti sono favorevoli all'impiego delle tecniche di biogenetica, che alcuni ritengono “ contro natura”, poiché pensano che un bambino debba essere concepito e cresciuto per via naturale da un padre e una madre, senza dover ricorrere alla scienza.
In realtà, nel caso in cui un uomo o una donna siano sterili o abbiano del problemi di fertilità, l’adozione potrebbe essere la scelta migliore da fare. Così, più del 20% di coppie italiane che non possono avere figli hanno fatto una richiesta di adozione e la loro vita è cambiata in positivo, come nel caso di Ivan e Sofia, che hanno adottato una bambina ucraina di due anni, e ora si sentono una famiglia a tutti gli effetti.


 Aborto e biogenetica sono in conclusione temi di estrema attualità e che attirano l’attenzione dei più: temi delicati, per i quali non esiste una risposta del tutto giusta o sbagliata. Bisogna analizzare caso per caso, prima di arrivare ad una conclusione, e soffermarsi sui soggetti presi in considerazione: conoscere le loro storie, l’ambiente familiare e sociale in cui vivono, i problemi e gli stati d'animo con cui si confrontano.

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