martedì 10 gennaio 2012

ELISA MONARI - Perché i bambini hanno paura dei boschi?


(Articolo di giornale)

BAMBINI, BOSCHI E FAVOLE


A tutti i bambini piace farsi raccontare delle favole, e ogni genitore molto spesso si sente fare la domanda:
-“Mamma, mamma, mi racconti una favola, una di quelle in cui ci sono bestie feroci che abitano nel bosco?”.
Infatti, nella fantasia dei bambini, i boschi sono luoghi spaventosi, oscuri, abitati da animali malvagi e affamati ma anche da gnomi, fate e insetti.
Questa percezione nasce probabilmente dalle fiabe, in cui il bosco assume connotazioni pericolose, per via dei sentieri impervi e della fitta vegetazione che ci fanno smarrire la strada di casa. La luce del sole o della luna filtrata dalle fronde talvolta creano ombre strane, mentre momenti di assoluto silenzio possono improvvisamente venire interrotti dallo scricchiolio di un ramo o dal sinistro canto della civetta, che ci procurano brividi lungo la schiena.
A chi non è stata mai raccontata la fiaba di “Cappuccetto Rosso”?
In questa fiaba, conosciuta in tutta Europa, il bosco appare come un luogo di situazioni o incontri spiacevoli - come quello di Cappuccetto Rosso con il lupo cattivo -, e quindi in cui bisogna fare molta attenzione.
Infatti, Cappuccetto Rosso, e pur sapendo di non dover passare dal bosco per raggiungere la destinazione, spinta dalla curiosità, sceglie proprio un sentiero che lo attraversa, e qui incontra il lupo cattivo. Il bosco è dunque presentato in maniera negativa, come un luogo in cui ai bambini non è permesso andare e in cui avvengono incontri con animali parlanti cattivi o streghe, che ti inducono a compiere la scelta sbagliata.
E chi non conosce la fiaba della “Bella addormentata nel bosco”?
La principessa Aurora viene aiutata dalle tre “Fate Madrine”, le quali, per non farla trovare dalla strega cattiva, l’accudiscono per sedici anni in una casetta sperduta nel bosco. E nel bosco Aurora cresce in compagnia di piccoli e teneri animali (scoiattoli, lepri e cerbiatti), tenuta all’oscuro della verità, lontano dalla realtà; nel bosco, inoltre, il principe Filippo combatte contro il drago per salvarla.
Tuttavia, i boschi della fantasia, come mostrano le fiabe, sono ben diversi da quelli della realtà. Questi sono invece luoghi in cui regna la tranquillità, la pace, e dove puoi recarti per pensare, per schiarirti le idee, o per fare passeggiate e pic-nic con l’intera famiglia.
In Italia sono presenti molti parchi e riserve naturali, fra cui quello del Gran Paradiso: il primo parco nazionale istituito in Italia, che si estende per 70.000 ettari e abbraccia un vasto territorio di alte montagne, fra gli 800 metri dei fondovalle e i 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso. Qui si possono osservare marmotte, camosci, stambecchi, l'aquila, e il raro gipeto, reintrodotto recentemente; inoltre, è stata segnalata anche la presenza del lupo, della lince e, alle quote più basse, del cervo.
I boschi nella realtà sono dunque diversi da come vengono presentati nelle fiabe, e grazie alla presenza di queste aree protette anche i più piccoli possono apprezzare questi luoghi, di cui conoscerebbero altrimenti le caratteristiche appunto solo dalle fiabe. Invece, non bisogna accontentarsi di conoscere solo un aspetto delle cose e, soprattutto ai bambini, è importante dare i giusti mezzi perché possano ampliare le loro conoscenze, vedendo così, ad esempio, i vari aspetti della natura che li circonda.


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