(Articolo
di giornale)
BAMBINI, BOSCHI E FAVOLE
A
tutti i bambini piace farsi raccontare delle favole, e ogni genitore molto
spesso si sente fare la domanda:
-“Mamma,
mamma, mi racconti una favola, una di quelle in cui ci sono bestie feroci che
abitano nel bosco?”.
Infatti,
nella fantasia dei bambini, i boschi sono luoghi spaventosi, oscuri, abitati da
animali malvagi e affamati ma anche da gnomi, fate e insetti.
Questa percezione nasce
probabilmente dalle fiabe, in cui il bosco assume connotazioni pericolose, per
via dei sentieri impervi e della fitta vegetazione che ci fanno smarrire la
strada di casa. La luce del sole o della luna filtrata dalle fronde talvolta
creano ombre strane, mentre momenti di assoluto silenzio possono
improvvisamente venire interrotti dallo scricchiolio di un ramo o dal sinistro
canto della civetta, che ci procurano brividi lungo la schiena.
A
chi non è stata mai raccontata la fiaba di “Cappuccetto Rosso”?
In
questa fiaba, conosciuta in tutta Europa, il bosco appare come un luogo di situazioni
o incontri spiacevoli - come quello di Cappuccetto Rosso con il lupo cattivo -,
e quindi in cui bisogna fare molta attenzione.
Infatti,
Cappuccetto Rosso, e pur sapendo di non dover passare dal bosco per raggiungere
la destinazione, spinta dalla curiosità, sceglie proprio un sentiero che lo
attraversa, e qui incontra il lupo cattivo. Il bosco è dunque presentato in
maniera negativa, come un luogo in cui ai bambini non è permesso andare e in
cui avvengono incontri con animali parlanti cattivi o streghe, che ti inducono
a compiere la scelta sbagliata.
E
chi non conosce la fiaba della “Bella addormentata nel bosco”?
La
principessa Aurora viene aiutata dalle tre “Fate Madrine”, le quali, per non
farla trovare dalla strega cattiva, l’accudiscono per sedici anni in una
casetta sperduta nel bosco.
E nel bosco Aurora cresce in compagnia di piccoli e teneri animali (scoiattoli,
lepri e cerbiatti), tenuta all’oscuro della verità, lontano dalla realtà; nel
bosco, inoltre, il principe Filippo combatte contro il drago per salvarla.
Tuttavia,
i boschi della fantasia, come mostrano le fiabe, sono ben diversi da quelli
della realtà. Questi sono invece luoghi in cui regna la tranquillità, la pace, e
dove puoi recarti per pensare, per schiarirti le idee, o per fare passeggiate e
pic-nic con l’intera famiglia.
In
Italia sono presenti molti parchi e riserve naturali, fra cui quello del Gran Paradiso: il
primo parco nazionale istituito in Italia, che si estende per 70.000 ettari e
abbraccia un vasto territorio di alte montagne, fra gli 800 metri dei
fondovalle e i 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso. Qui si possono
osservare marmotte, camosci, stambecchi, l'aquila, e il raro gipeto, reintrodotto
recentemente; inoltre, è stata segnalata anche la presenza del lupo, della
lince e, alle quote più basse, del cervo.
I
boschi nella realtà sono dunque diversi da come vengono presentati nelle fiabe,
e grazie alla presenza di queste aree protette anche i più piccoli possono
apprezzare questi luoghi, di cui conoscerebbero altrimenti le caratteristiche appunto
solo dalle fiabe. Invece, non bisogna accontentarsi di conoscere solo un
aspetto delle cose e, soprattutto ai bambini, è importante dare i giusti mezzi perché
possano ampliare le loro conoscenze, vedendo così, ad esempio, i vari aspetti della
natura che li circonda.
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