Ariosto nell’ Orlando Furioso ha una visione e una concezione
dell’uomo molto pessimista, in quanto egli non può opporsi alla fortuna se
privo di virtù.
Filo conduttore di tutta l’opera è l’estenuante ricerca dell’oggetto
del desiderio, la bella Angelica. La ricerca è laica e terrena e risulta vana
perché l’oggetto è irraggiungibile. Angelica è la donna protagonista dell’Orlando
Furioso e Innamorato, figlia di Galafrone, re di un favoloso regno
Orientale del Cataio. Essa rappresenta bellezza e giovinezza che appare e trascorre
dinanzi agli occhi dei cavalieri che la desiderano e mai la raggiungono. La
bella Angelica è anche simbolo di intelligenza, poiché non è un’ ingenua
fanciulla, ma usa le sue doti per farsi servire dai cavalieri innamorati.
Attraverso la sua fuga dall’accampamento di Carlo Magno dimostra inoltre di
essere una donna moderna, perché intraprendente e dalla forte personalità.
Angelica è molto lontana dalla donna idealizzata dagli stilnovisti e dai poeti
dell’ età cortese. È sensuale e tenera, appassionata e crudele, determinata a
soddisfare il suo desiderio d’amore. Questa sua bellezza porta i cavalieri ad
allontanarsi dai loro doveri morali di Paladini; anzi, la passione è un errore
che porta Orlando alla follia e ad abbandonare le armi, quindi non lo innalza
spiritualmente ma lo degrada.
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