lunedì 30 gennaio 2012

ALICE PIZZASEGOLA - Angelica nell'Orlando Furioso


Ariosto nell’ Orlando Furioso ha una visione e una concezione dell’uomo molto pessimista, in quanto egli non può opporsi alla fortuna se privo di virtù.
Filo conduttore di tutta l’opera è l’estenuante ricerca dell’oggetto del desiderio, la bella Angelica. La ricerca è laica e terrena e risulta vana perché l’oggetto è irraggiungibile. Angelica è la donna protagonista dell’Orlando Furioso e Innamorato, figlia di Galafrone, re di un favoloso regno Orientale del Cataio. Essa rappresenta bellezza e giovinezza che appare e trascorre dinanzi agli occhi dei cavalieri che la desiderano e mai la raggiungono. La bella Angelica è anche simbolo di intelligenza, poiché non è un’ ingenua fanciulla, ma usa le sue doti per farsi servire dai cavalieri innamorati. Attraverso la sua fuga dall’accampamento di Carlo Magno dimostra inoltre di essere una donna moderna, perché intraprendente e dalla forte personalità. Angelica è molto lontana dalla donna idealizzata dagli stilnovisti e dai poeti dell’ età cortese. È sensuale e tenera, appassionata e crudele, determinata a soddisfare il suo desiderio d’amore. Questa sua bellezza porta i cavalieri ad allontanarsi dai loro doveri morali di Paladini; anzi, la passione è un errore che porta Orlando alla follia e ad abbandonare le armi, quindi non lo innalza spiritualmente ma lo degrada.

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