martedì 10 gennaio 2012

SOFIA DI SARNO - Vigilia nel bosco



Era la vigilia di Natale del 1982 quando Jorge e Vicente, due anziani amici, decisero di andare nel bosco che si trovava subito fuori da Valencia per prendere un albero che in seguito avrebbero addobbato per le festività a venire. Entrambi erano soliti addentrarsi sempre nello stesso sentiero, ma purtroppo gli abeti presenti lungo quest’ultimo erano troppo grandi da tagliare e trasportare fino al furgoncino con cui erano arrivati, e così decisero di prendere una strada diversa. 

Percorrendo il cammino, notarono con allegria che qualche scoiattolo saltellava da un ramo all’altro degli alberi e che nonostante il freddo ci fosse ancora qualche uccello che cinguettava. Nello stesso instante i due si sentirono in perfetta armonia con la natura che li circondava; era qualcosa di poco comune per loro che erano abituati e vivere nella frenesia della città che non riposa mai. 

Arrivati ad un certo punto trovarono il pino ideale, né troppo alto né troppo robusto, della giusta misura da tenere nel salotto di fianco al camino. Così i due amici segarono il tronco e caricarono l’albero su di un carretto che si erano portato dietro durante tutto il tragitto. 

Ripercorrendo il tragitto per tornare indietro dove avevano lasciato il loro camioncino, iniziarono a parlare del più e del meno e a pianificare come e dove avrebbero trascorso le feste natalizie, così senza accorgersene quasi si avvicinarono pericolosamente a un burrone. In un batter d’occhio Vicente si ritrovò appeso a un ramo che sporgeva dalla parete rocciosa del dirupo e dopo qualche passo Jorge si voltò indietro e non vedendo il suo compagno si affacciò al precipizio e fu allora che vide Vicente in grave pericolo. Abbandonò il carretto e si piegò per cercare di afferrare la mano del suo amico. La fronte era perlata di sudore dallo sforzo e dalla paura e Vicente non smetteva di chiedere aiuto ma grazie ai suoi robusti muscoli riuscì a sollevarlo. I due si abbracciarono forte e a lungo, circondati dalla pace assoluta che era stata solo interrotta dalle urla dello sfortunato Vicente, il quale giurò a Jorge che da quel momento in poi avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui e che gli doveva la vita. 

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