Nell’Aminta di Torquato
Tasso, così come in tutti i poemi pastorali precedenti e successivi, le scene
che narrano l’amore del pastore Aminta per la ninfa Silvia si svolgono all’interno
di un “locus amoenus”: un bosco dove la natura vive incontaminata e in perfetta
sintonia con l’uomo; un bosco rigoglioso, pieno di alberi e prati fioriti, che
rimanda alla tradizione dell’età aurea, ormai perduta dagli uomini, in cui si
viveva serenamente.
L’unica legge che vige all’interno di questo luogo ideale è quella
della natura, dedita all’amore e che invita ad esso, come suggerisce il motto “S'ei
piace, ei lice", ovvero "Se ti piace, è lecito”.
Nessun commento:
Posta un commento